Silenzio a Marrakech

Un vecchio siede a bere il tè accanto al suo negozio di souvenir nella città vecchia di Marrakech

Ho chiesto a questo anziano signore il permesso di scattargli una foto prima di lasciare Marrakech per Casablanca. Prima mi aveva invitato per un tè alla menta, una bevanda tradizionale marocchina, e mi aveva assicurato che il tè qui era migliore di quello che avrei trovato in hotel! In effetti, rispetto al tè che avevo preso in hotel, il tè preparato da lui era molto più ricco e aromatico. Dopo aver finito il tè, gli ho offerto qualche spicciolo in segno di apprezzamento, ma lui ha scosso la testa e sembrava un po' offeso, dicendo che non avevo bisogno di farlo per soldi, lasciandomi un po' imbarazzato e dispiaciuto.
Mentre scattavo la sua foto, l'ho notato seduto in silenzio, con un'espressione pensierosa e un po' abbattuta.
Alle 11 del mattino sono partito in treno da Marrakech a Casablanca. Verso mezzanotte, il mio letto nel vagone letto ha tremato violentemente per circa 20 secondi, ma nel mio stato di intontimento ho deciso di continuare a dormire, solo per svegliarmi la mattina dopo con la notizia di un forte terremoto nelle montagne dell'Alto Atlante, che aveva avuto luogo un impatto significativo su Marrakech. Molte case nel quartiere storico sono crollate e molte persone sono rimaste ferite o uccise.
All'improvviso mi sono ricordato del volto pensieroso dell'anziano e potevo solo sperare che fosse sopravvissuto al disastro. Mi ha fatto capire quanto possa essere imprevedibile la vita e quanto possano diventare fugaci i nostri momenti con gli altri. Forse, un giorno, avrò la possibilità di condividere un'altra tazza di tè con lui.